Una domenica di sole tra i colori autunnali a Roveleto di Cadeo non poteva rappresentare una cornice migliore per la Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca promossa dall’Automotoclub Storico Italiano (ASI) con la grande partecipazione di diversi club di appassionati di due e quattro ruote. Coralità di intenti e passioni che si è tradotta con la partecipazione di Gtam (Gruppo trattori antichi e mestieri), Biscioni Piacenza, Circolo Italiano Camion Storici “Gino Tassi”, Piacenza Corse Autostoriche, Tracce di storia, Motoclub “Tarquinio Provini” e “C. Cavaciuti”, Vespa Club d’Italia Piacenza e Fiat 500 Club Italia.
Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca (CPAE) con il presidente Claudio Casali e Club Veicoli Storici Piacenza (CVSP) con il pariruolo Giorgio Mazzocchi hanno rinnovato la sinergia già concretizzata lo scorso anno richiamando sulla via Emilia centinaia di appassionati che hanno popolato con i mezzi più disparati l’area dedicata. Un vero tripudio di passione che non ha badato tanto al club di appartenenza quando alla condivisione e alla beneficenza: tanti infatti i presenti al pranzo organizzato dalla Pro Loco di Roveleto di Cadeo i cui proventi hanno sostenuto “La Casa di Iris” che ha messo anche in palio diversi premi nella riffa.
In scena anche veicoli davvero unici nel loro genere con un mezzo anfibio dell’esercito statunitense risalente allo sbarco in Normandia e trattori a testa calda, il cui avviamento ha richiamato decine di curiosi di ogni età. Grande interesse hanno destato i camion d’epoca condotti a Rovereto dal Circolo Italiani Camion Storici. La loro mole non ha oscurato le più piccole 500 e le tante due ruote di ogni d’epoca che hanno popolato l’intera giornata.
A proposito di due e quattro ruote la seconda parte di mattinata si è contraddistinta con la presentazione dei cimeli del pilota e recordman piacentino Gino Cavanna, le cui gesta hanno ripreso vita e velocità dalle parole del nipote Mario Pagani, premiato dai club per l’impegno nella preservazione dei mezzi del prozio. Tra soluzioni di carrozzeria all’avanguardia per l’epoca, modifiche strutturali e la stretta collaborazione con il marchio Moto Guzzi la figura di Gino e del fratello Paolo sono state ben delineate e accompagnate da frammenti di video dell’epoca durante le prove per il record di velocità conquistato nel 1959.
Ad inaugurare la giornata la sindaca di Cadeo Marica Toma che ha sottolineato l’importanza della tutela del patrimonio motoristico anche in chiave pedagogica. «È bellissimo vedere dei club che collaborano in questo modo – ha spiegato la Prima Cittadina attorniata dai rappresentati delle diverse associazioni intervenute – Ringrazio le persone che hanno reso possibile questa esposizione: la cura e l’amore dedicati verso questi oggetti aprono il cuore. Ai nostri ragazzi serve capire come è fatta la storia, è importante trasmetterla alle nuove generazioni».
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