
L’ASI MotoShow 2025, giunto alla sua 22ª edizione, si svolgerà dal 9 all’11 maggio presso l’Autodromo “Riccardo Paletti” di Varano de’ Melegari (Parma). Organizzato dall’Automotoclub Storico Italiano (ASI), l’evento è uno dei più importanti a livello internazionale dedicati alla storia del motociclismo. Tra i club organizzatori figura anche il Club Piacentino Automoto d’Epoca (CPAE), che contribuisce attivamente alla realizzazione della manifestazione.
Durante i tre giorni dell’evento, migliaia di motociclette storiche, dalle origini fino ai primi anni 2000, animeranno la pista e il paddock, trasformando l’autodromo in un vero e proprio museo a cielo aperto. Le moto saranno suddivise in categorie omogenee per epoca e prestazioni, permettendo ai visitatori di ammirare l’evoluzione tecnica e stilistica del motociclismo nel corso del tempo.
Tra le novità di quest’anno, la presenza ufficiale di Honda, che esporrà modelli storici e rari, e l’omaggio al marchio Laverda, con una parata dedicata alle celebri “nuvole arancioni” della Formula 500. Inoltre, sarà allestita una mostra tematica sulle motociclette utilizzate durante la Seconda Guerra Mondiale, organizzata in collaborazione con il CPAE e altri club federati, offrendo un’opportunità unica per conoscere da vicino questi mezzi storici.
Le moto del conflitto
(di Massimo Torelli)
Dopo l’esposizione dello scorso anno, ove il CMEF aveva portato ad Asi Motoshow le moto degli anni ’30, in questa edizione sarà presente il decennio successivo.
Ad ottanta anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, faranno mostra i motoveicoli che scesero al fronte a fianco dei soldati, che combatterono in tutta Europa.
Alle moto in divisa, le case costruttrici andarono a togliere tutti gli abbellimenti che avevano caratterizzato la produzione di dieci anni prima, per rendere i mezzi degli anni ’40 più pratici ed economici da produrre e costruire.
Cromature e vernici scintillanti, costose ed inutili, lasceranno il posto a sobri effetti cromatici oltre che a telai e motori più robusti, in grado sopportare le sollecitazioni del fronte. Ciò, nella consapevolezza che la vita dei soldati era nelle mani – ovvero nell’affidabilità – dei mezzi da essi utilizzati.
Anche in questo periodo, risultano ben marcate e delineate le “personalità” dei motoveicoli, a seconda del paese di provenienza.
Le italiane Guzzi, Benelli e Sertum, nonché le inglesi BSA e Matchless, resteranno ancorate all’estrema facilità dei propri mezzi, gli americani porteranno al fronte le enormi WLA, mentre i tedeschi
saranno fedeli a se stessi, con i sidecar mossi dai bicilindrici boxer di Zundapp e BMW. Terminato il conflitto, queste moto saranno abbandonate, da vincitori e vinti, nei paesi che avevano visto la guerra, e le persone ne faranno mezzi ad uso civile, per affrontare il difficile dopo guerra.
In occasione dell’Asi Motoshow 2025 il C.M.E.F. (Club Moto d’Epoca Fiorentino), in collaborazione con il C.P.A.E. (Club Piacentino Automoto d’Epoca) ed il C.R.A.M.E. (Club Romagnolo Auto Moto
d’Epoca), faranno toccare con mano le moto che hanno guardato da vicino la guerra, alcune delle quali, a distanza di 80 anni, portatrici ancora dei tragici segni.
Questi mezzi non sono più su fronti diversi, ma sul medesimo versante assieme a coloro che vorranno ammirarle per guardare un pezzo di storia che coinvolto tutto il mondo.
Ancora una volta, la passione si accende anche con un bicchiere di benzina.
Per ulteriori dettagli sull’evento, è possibile consultare il sito ufficiale dell’ASI.

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