Tra Cortemaggiore e Montechino: successo per il Grande Raduno di Primavera del CPAE sulle strade dell’oro nero piacentino


Una sessantina di equipaggi presenti, tra due e quattro ruote, hanno animato e dipinto il Grande Raduno di Primavera organizzato dal Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca la scorsa domenica.

Tema centrale dell’evento il petrolio piacentino con un viaggio che ha toccato, in punta di volante, i luoghi dove si era carezzato per qualche tempo il sogno di un Texas a pochi passi da Piacenza.

I partecipanti si sono radunati proprio a Cortemaggiore, volendo tributare così un riconoscimento ad Enrico Mattei e al “Trofeo Supercortemaggiore” che portava il nome del paese magiostrino e che è stato protagonista con le targhe celebrative realizzate dal CPAE. Il sindaco Luigi Merli ha sventolato la bandiera a scacchi non prima di aver ringraziato tutti i presenti dicendosi «onorato di aver ospitato il raduno» e ringraziando il vice sindaco Stefano Rancan. Grande entusiasmo è trapelato anche dalle parole del presidente CPAE Claudio Casali e del vice Giovanni Groppi con l’idea di poter mantenere continuità nella celebrazione di questa pagina di storia talvolta dimenticata.

La carovana, guidata da una pattuglia di moto e dalla Balilla Spider (datata 1934) di Giuseppe Pazzoni, ha attraversato le campagne ritrovandosi poi a Fiorenzuola di fronte al deposito ENI per il racconto di quella che era la realtà immaginata da Enrico Mattei negli anni Sessanta. Le vetture hanno poi proseguito imboccando la direzione per Carpaneto con i tornanti verso Gropparello nel mirino.

Proprio Gropparello ha rappresentato una tappa intermedia con le auto accolte in piazza Roma dall’amministrazione comunale del sindaco Armando Piazza: la salita, dopo un aperitivo conviviale, è proseguita verso Montechino dove erano stati scavati più di trecento pozzi a partire da inizio Novecento tra Val Cheto e Val Riglio. Qui tutti i partecipanti, accompagnati dalla Pro Loco di Montechino, hanno potuto visionare quello che resta di un pozzo con il petrolio ancora ribollente.

La giornata è terminata con un pranzo con vista a Gusano, ultimissima tappa di una giornata baciata anche da sole e clima terso che ha permesso di rivolgere sguardi e fanali su tutta la pianura e sulle Alpi.

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