28 Vernasca Silver Flag – Iscrizioni aperte


28° VERNASCA SILVER FLAG 🏁

Maserati 110 years

Bugatti Type 35 100 years

La Vernasca Silver Flag è una festa con libertà di interpretazione, una epifania laica di passione e cultura motoristica. Da questo, nelle scorse edizioni, è giunta l’ispirazione per rassegne tematiche sempre diverse, ora celebrando epopee note, ora raccontando storie inedite. L’almanacco sportivo interseca, quest’anno, due anniversari importanti. Li vogliamo condividere, riscoprire insieme, indagando il senso e la bellezza di vicende umane, tecniche e sportive.

ISCRIZIONI APERTE

MASERATI 110

Il 1° dicembre 1914, Alfieri Maserati, fonda, a Bologna, la “Società Anonima Officine Alfieri Maserati” con la collaborazione dei fratelli. È un’attività a “conduzione familiare”: Alfieri è il “capo”, Ettore ed Ernesto offrono un contributo di forza e ingegno. Bindo si aggrega poco dopo; Mario disegna il logo. Nel 1926 il grande passo: diventano costruttori. Alla Targa Florio debutta la Tipo 26, capostipite di una dinastia egemone. Al volante dei vari modelli siedono Tazio Nuvolari e Achille Varzi, Carlo Felice Trossi, Richard Seaman, Clemente Biondetti, Raymond Sommer, Luigi Villoresi e valenti piloti privati. Maserati raccoglie allori ovunque, perfino in America, dove conquista la 500 Miglia di Indianapolis, nel 1939 e 40, e la Pikes Peak. Il dopoguerra si apre nuovamente sotto il segno del Tridente, con l’affermazione nel Circuito di Piacenza, appuntamento inaugurale del Campionato Italiano sport 1947.

Il testimone passa quindi alle A6GCS, alle serie S e SI in varie cilindrate, alle Birdcage. Non c’è domenica senza una vittoria della Casa. Nell’albo d’oro del marchio anche tre primi posti assoluti alla Castell’Arquato-Vernasca: nel 1956, 59 e 61. Intanto, in Formula Uno, Juan Manuel Fangio e la 250F si aggiudicano due titoli iridati. Con il passare degli anni l’officina si trasforma in una realtà industriale di rilievo mondiale: non sono realizzati solo bolidi da competizione ma anche eleganti granturismo, ambite oggi come un tempo.

BUGATTI TYPE 35 100 ANNI

Il secondo anniversario è il secolo della Bugatti Type 35, una tra le vetture più eleganti e visionarie, ardite ed essenziali che mai abbiano calcato la scena agonistica. Debutta al Gran Premio di Francia, a Lione, nell’agosto 1924. Inizia quasi subito a vincere e continua a lungo: sono oltre duemila i successi documentati. In un palmarès invidiabile brillano, solo citando i più eclatanti, cinque allori alla Targa Florio, i trionfi nei Gran Premi di Francia, Italia, Germania, Spagna, Belgio e la prima edizione del Gran Premio di Monaco.

Nell’abitacolo siedono campioni acclamati: Meo Costantini, Emilio Materassi, Malcolm Campbell, Louis Chiron, René Dreyfus, Tazio Nuvolari. Nello stesso periodo Tamara de Lempicka si ritrae al volante di una Bugatti da turismo per esprimere il senso di indipendenza, di potere, di sensualità in movimento che caratterizza profondamente ogni interazione in un mondo inebriato dalla velocità.


La Type 35 porta a sintesi mirabile ricerca tecnica ed estetica; è paradigma delle auto da competizione tra gli anni Venti e Trenta. Iconica e sublime, definisce l’identità della Casa e ne consacra il mito, tanto che il fondatore Ettore Bugatti la considera “capostipite di una famiglia di purosangue da corsa, un vero cavallo di razza”. Prodotta in poco più di 340 esemplari, è un raro oggetto da collezione, esclusivo e conteso, sino dagli anni Cinquanta, da appassionati collezionisti di tutto il mondo.

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